Udine, 21 dicembre 1781
Illustrissimo Signor Abbate Signore Padrone Colendissimo
Le mie Muse sono nate per cantar non solamente le glorie de’ prencipi, ma ancora quelle degli amici#1. Può ben ella immaginarsi, signor abbate pregiatissimo, di qual consolazione mi sia riuscito l’intendere che il di lei merito venga riconosciuto ancora de’ più rimoti e conspicui personaggi del mondo. La mia antica amicizia, che mi fa creder a parte del suo segnalato onore#2, mi ha inspirato i due sonetti#3 al mio cuore, e il cuore fu sempre il vero tripode de’ favoriti d’Apollo. Ella è pregato a comunicarli insieme cogl’umilissimi miei complimenti a sua eccellenza il gran ciambellano#4, mio venerato padrone, al signor baron d’Haghem#5, alle signore contesse Collato#6 e Figuerola#7, ed alle loro fiorentissime compagnie, accioché tutti comprendano qual vivo interesse io prenda ai dovuti, ma non ricercati onori del mio altretanto modesto quanto celebre amico. Se a lei cadranno sotto gli occhi alcuni miei brevi componimenti sopra le magnifiche accoglienze di sua Maestà l’imperatore usate al suo chiarissimo ospite#8, non dubito punto ch’ella si compiacerà d’autorizarli col suo credito e favorevole giudizio che altre volte ha avvalorate le mie poetiche produzioni in codesta imperial corte.
Monsignor mio fratello Preposito#9 aggiunge le sue congratulazioni sincere alle mie; ed entrambi uniti d’animo, si pregiamo d’essere parimente uniformi nella costante amicizia e perfetta stima, con cui io mi contrasegno di propria mano restituito grazie al Cielo in vigorosa salute.
Udine 21 Xbre 1781
Di Lei Signor Abbate Pregiatissimo
Devotissimo ed Obbligatissimo Servitore e Amico
Daniele Florio
P.S. Ho acquistato l’edizione delle sue Opere fatta dal Palese in Venezia#10.
Forse la nomina a Cavaliere dell’Ordine di Santo Stefano.
Erano certo sonetti in lode di M.
Franz-Xavier-Wolfgang von Orsini-Rosenberg (1723-1796), il Gran Ciambellano.
Maria Antonia de Silva, contessa di Collalto, cfr. lett. di M. del 10 gennaio 1781.