#1 Del Signor Abate Metastasio al Signor Conte Algarotti,
A dispetto d’una febretta che chiamano questi Signori Medici efimera estensa depurativa#2, la quale mi favorisce da tre giorni in qua, non tralascerò di rispondere alla gratissima vostra scritta petrarchevolmente nel giorno «che al sol si scoloraro» (1). Circostanza che non mi dispiace perché mi lusinga di qualche specie d’analogia fra la corrispondenza di Madonna Laura col Petrarca, e quella di voi con me. Duolmi bene che abbiate risentito nella salute l’avvicinamento de’ sette gelidi Trioni#3: ma non dubitate che il vostro amico Apollo, che si va di giorno in giorno accostando, prenderà cura di conservarvi.
Il Signor Conte di Canale, tanto sollecito di possedere il cuore degli amici del vostro merito quanto tranquillo sul corso delle sue faccende, è stato lietissimo della vostra memoria, e con molti saluti mi ha commesso ringraziarvene et abbracciarvi: rimettendo le sue commissioni al quando, al come et al se vi caderà in acconcio, o vi piacerà di eseguirle#4.
E la Signora Contessa d’Althann, et il suo divino Correggio desiderano che venghiate voi medesimo ad assicurargli della vostra ricordanza, e frattanto la prima mi ha ordinato di rendervi grazie con tutte l’espressioni di stima che vi sono giustamente dovute (2).
Non ho nuova letteraria da darvi, se non che l’Arte poetica del nostro Flacco è già quasi affatto travestita (3). Grazie al cielo che non è vera la metempsicosi. S’ei fosse in corpo di qualche uccel di rapina, verrebbe senza fallo a beccarmi gli occhi. Conservatevi, amatemi, che io non cesserò mai d’essere il vostro tenerissimo
(1)Passò per Vienna sul finire dell’inverno del 1746 il Conte Algarotti per restituirsi a Dresda ed ivi giunto scrisse all’abate Metastasio ma scordatosi di metter la data altro non vi era in vece di questa che venerdì Aprile#5. Per questa ragione allude l’abate nella risposta a quel famoso sonetto del Petrarca, a tutti noto
Era ’l giorno, ch’al sol si scoloraro
Per la pietà del suo Fattore i rai#6
Era un venerdì santo allorché s’innamorò il Petrarca di Madonna Laura.
(2) Conserva la Contessa d’Althann nella sua casa di Vienna un bellissimo quadro del Correggio, l’Algarotti l’aveva molto ammirato e ne fece menzione nella lettera sopra mentovata#7.
(3) L’abate stava traducendo per divertimento l’Arte poetica d’Orazio che egli terminò nel mese di maggio del medesimo anno#8.
di eseguirle] d’eseguirle B, C
Conservatevi, amatemi] conservatemi et amatemi B et aggiunto in interlinea B