Vienna 3 giugno 1747 Amico incomparabile Il Signor Marchese Aurelio Mansi (di cui il degnissimo padre fu poco fa Ambasciatore#2, e sostiene ora con pubblica lode l’incarico d’inviato della Republica di Lucca sua Patria a questa Corte) viene a visitar quella di Berlino#3. Indirizzandolo a voi, che ne siete un così distinto ornamento, io credo di far opera la più grata che per me far si possa a questo gentilissimo Cavaliere. Se in grazia dell’amicizia poteste indurvi a lasciargli credere d’essermi egli debitore d’una parte almeno di quelle cortesi cure che esiggerebbe senz’altro dalla gentilezza vostra il merito di colui, secondereste a meraviglia la vanità mia, che di nulla s’appaga tanto, quanto delle pubbliche pruove del vostro amore. Conservatevi intanto alla gloria della nostra Italia, e credetemi sempre