Al Signor Cavalier Algarotti a Dresda da Vienna 7 9mbre 1751
Il mio Signor Conte di Canale sempre sollecito di compiacermi, mi avverte d’aver rinvenuto persona che parte a momenti a cotesta volta: e che ad istanza di lui consente d’incaricarsi di portarvi il mio Re pastore#2. Questa fretta m’obbliga ad un involontario laconismo: ma non basta a defraudarmi il piacere d’abbracciarvi almeno così di volo: et a chiedervi nuove di voi e degli studii vostri. Il componimento che v’invio fu da me scritto negli scorsi mesi d’ordine della mia sovrana: e si rappresenta ora in musica da dame e cavalieri tedeschi: e con tal maestria, ch’io non ardisco descriverla, non lusingandomi d’ottener credenza da’ lontani. La bellissima musica e la magnificenza e degli abiti, e delle scene, e di quanto lo accompagna, rendono lo spettacolo degno degli augusti suoi spettatori#3. Se dopo aver letto il libro credete che non possa farmi svantaggio, comunicatelo al nostro Signor de Voltaire: e siategli mallevadore non della stima solo, e dell’ammirazione, ch’egli ha diritto d’esigere da un secolo che tanto è onorato da lui: ma d’un amore altresì corrispondente a così solide e feconde cagioni#4. Ma per soverchia libidine di parlar con esso voi, io arrischio l’occasione di farlo: addio, riamatemi e credetemi
il vostro Pietro Metastasio
Signor aggiunto in interlinea A