Al Conte Algarotti (Venezia) 

Vienna 26 Marzo 757

Amico carissimo 

Ho letto avidamente solo, et attentamente in compagnia del Conte di Canale il vostro Saggio sopra la pittura, che vi è piaciuto inviarne, e di cui vi sappiamo entrambi buon grado#1. Io mi sono sommamente compiaciuto nella seconda lettura d’assicurarmi col voto del dotto, et intelligente cavaliere, che il mio, già privatamente formato, non si era punto risentito delle traveggole dell’amicizia. Mi congratulo con esso voi della solida vostra fecondità: e meco stesso dell’invidiabil luogo che conservate fedelmente nell’animo 

al vostro fedelissimo Pietro Metastasio

L’edizione a cui Metastasio si riferisce è probabilmente quella del Saggio sopra la pittura, s.n, s.l, 1756, che rielabora il Discorso sulla pittura edito in Francesco Algarotti, Discorsi sopra differenti soggetti, pp. 195-224. Il saggio viene poi accolto in Ve1757, II, pp. 226-275. Prima di entrare nelle seguenti raccolte di opere, verrà pubblicato in una nuova edizione accresciuta da Marco Coltellini a Livorno nel 1763. L’opera si legge in Algarotti, Saggi, pp. 57-144 e in Illuministi italiani, II, pp. 333-432. L’edizione del 1756 è invece riproposta in Francesco Algarotti, Saggio sopra la pittura, a cura di William Spaggiari, Roma, Archivio Guido Izzi, 2000. Sulle edizioni del saggio cfr. Paolo Pastres, Le dediche agli scritti sulla pittura di Francesco Algarotti, in «Archivio Veneto», VI, 13, 2017, pp. 75-106. Per l’interpretazione critica dell’opera cfr. William Spaggiari, Il “Saggio sopra la pittura” di Francesco Algarotti, in Gusto dell’antico e cultura neoclassica in Italia e Germania, a cura di Federica La Manna, Rende, Centro editoriale dell’Università della Calabria, 2006, pp. 9-21.

 

Al Conte Algarotti (Venezia) | Vienna 26 Marzo 757] Al Signor Conte Algarotti a Venezia da Vienna 26 Marzo 1757 B

 solo] e solo C 

Conte] Signor Conte B, C 

fedelissimo assente in B, C