Teorico e promotore di una delle più significative riforme del genere del melodramma, Ranieri Calzabigi (Livorno, 1714 – Napoli, 1795) intraprese l’attività letteraria dapprima presso l’Arcadia e in séguito presso l’Accademia Etrusca di Cortona. Letterato, bibliotecario della corte borbonica e aspirante-funzionario presso gli uffici ministeriali della città di Napoli a partire dai primi anni ’40 del secolo, pur trovandosi in una tutt’altro che florida situazione economica, si distinse per le sue doti intellettuali, sino a ottenere, nel 1747, dal re di Spagna, Carlo di Borbone, l’incarico di comporre il libretto di una serenata in occasione della nascita del principe ereditario Filippo, dal titolo Il Sogno di Olimpia. A questo periodo risale il primo scambio epistolare con Pietro Metastasio, interpellato dal poeta livornese desideroso di conoscere il suo illustre parere in merito al proprio libretto; uno scambio che inaugura un confronto e un dibattito intellettuale attorno alla teoresi e alle possibilità di rinnovamento del melodramma destinato a protrarsi per lunghi anni. Costretto a lasciare l’Italia per problemi con la giustizia (ossia il coinvolgimento in un processo per avvelenamento), si trasferì a Parigi attorno al 1750 insieme al fratello Anton Maria, ove assunse il ruolo di segretario del marchese de L’Hôpital. Oltre a promuovere azzardate imprese finanziarie, la più celebre delle quali fu la lotteria, organizzata insieme al fratello e a Giacomo Casanova, per finanziare, al tempo della Guerra dei Sette anni, l’École Militaire, a Parigi Calzabigi iniziò la stesura del poema eroicomico La Lulliade, e avviò nel 1755, anche grazie alla mediazione dell’agente Gerbault, il cantiere editoriale per la pubblicazione di tutte le Opere di Pietro Metastasio presso i tipi della Veuve Quillau. Nel primo dei 9 volumi originariamente previsti, Calzabigi pubblicò la celebre Dissertazione, scritto prefatorio nel quale si diffuse in una lunga celebrazione del teatro metastasiano, sostenendo argomentazioni che, molti anni dopo, in una rinnovata fase della sua sperimentazione artistica, segnata dalla collaborazione con Gluck, avrebbe ritrattato in una pubblicazione dagli esiti diametralmente opposti (Risposta di Don Santigliano, 1790). Conclusasi la permanenza parigina nel 1760, anche a causa del fallimento della sopra citata lotteria, Calzabigi raggiunse dapprima il Belgio e poi Vienna, capitale imperiale ove risiedeva Metastasio. Proprio in questa città, l’incontro con il citato musicista Gluck fu all’origine di una collaborazione che condusse ad una nuova riforma del melodramma settecentesco, fondata sostanzialmente sul superamento della melo-drammaturgia tradizionale di impianto metastasiano. Nel 1780, a causa di diverse problematiche legali sorte presso la corte austriaca, Calzabigi si stabilì a Napoli e si dedicò all’attività di critico letterario, instaurando contatti con eminenti figure del suo tempo, quali, ad esempio, Vittorio Alfieri (con il quale intrattenne, nel 1784, uno scambio epistolare sullo stato del genere tragico e sui protagonisti delle opere di quest’ultimo). A Napoli si concluse la sua parabola biografica e artistica nel luglio del 1795.
Ranieri Calzabigi, Scritti teatrali e letterari, a cura di Anna Laura Bellina, Roma, Salerno Editrice, 1994, 2 voll., vol. I, Introduzione, pp. XI-XXXV.
Clara Gabanizza, Calzabigi, Ranieri Simone Francesco Maria de’, in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, vol. XVII (1974), pp. 47-50.