Nella leggiadra lettera in versi endecasillabi liberi, che è piaciuto a vostra signora illustrissima inviarmi, trovo argomenti onde confermarmi nella stima de’ suoi talenti e nella conoscenza della virtù magnetica del Parnaso a riguardo del suo florido ingegno. Io le sono, come è ragione, infinitamente grato del parziale onore che ha voluto farmi, a costo de’ più utili impieghi che avrebbe potuto fare della sua applicazione.
È verissimo che io che io ho molto amato il signor Giuseppe Riva#2, di tenera per me ed onorata memoria; ma non sono persuaso che le mie lettere a lui dirette, e da lei ritrovate#3, meritino la gelosa cura ch’ella ne prende. Le danno ben queste un dritto ereditario sull’amicizia e servitù mia, che nuovamente le offerisco, confermandomi