Illustrissimo Signore Signore Padrone Colendissimo
 
L’ultima sua gratissima data di Modena il 27 dello scorso settembre, mi conferma nell’idea da me formata del docile suo, illibato, et amabile carattere: confermazione che giustifica l’affettuosa mia propensione verso di lei: ma che mi rende nel tempo medesimo più rincrescevole l’ostinata irregolarità della sua poco prospera salute. Pensi per ora mio caro sig. Rovatti unicamente a questa; senza la quale son nulla la dottrina, il valore, il dominio, la ricchezza, e tutti gli altri oggetti degli umani desideri. Si astenga per qualche tempo da quelle a lei care letterarie occupazioni che limano insensibilmente la vita; et attenda a fomentarla, e stabilirla, con un ozio piacevole, e ridente, che secondi, e non interrompa le benefiche intenzioni della provida natura. Né meno che dagli studi severi, abbia cura di guardarsi dalla fretta di risanare: fretta che persuade talvolta l’uso esorbitante de’ soccorsi medici più funesti bene spesso del nemico, che si combatte. Non potrà ella scrivermi cosa più grata che il ristabilimento di sua salute. Lo spero sollecito, e glielo imploro con tutti i più sinceri miei voti: perché sono veracemente

Di Vostra Signoria Illustrissima
Vienna 16. 8bre 1766.

Illustrissimo Obbligatissimo Servitore
Pietro Metastasio