Vienna 27 agosto 767.
Amico carissimo
Rispondo in fretta mio caro signor Rovatti alla poetica vostra lettera del 10 del corrente perché le imminenti feste nuziali per gl’imenei napolitani#1 mi occupano all’eccesso.
Dall’annesso viglietto del conte Piccolomini vedrete le difficoltà di Roma, per la nota licenza, e le ottime disposizioni del cardinale#2 per procurarla. Ma le mie speranze cominciano ad abbandonarmi: perché bisogna l’oracolo del Papa per derogare alla legge dell’età: et il Papa è rigido e scrupoloso#3. Ho trovate nella vostra lettera diverse vivaci e graziose idee, ma non così felicemente connesse come io vorrei. Addio: attendete a custodir gelosamente la vostra salute: compatite il mio necessario laconismo e credetemi
Il Vostro Devotissimo Obbligatissimo Servitore
Pietro Metastasio