Vienna 29 marzo 773.

Amico Carissimo

L’aria serena dell’ultima vostra gratissima lettera scritta di Modena il 16 del corrente, mi ha trovato in istato bisognoso di consolazione per la perdita dell’unico mio fratello#1, anzi dell’ultimo consanguineo che mi restava, uomo di lettere e di probità, avvocato in Roma, et autore di alcuni stimabili trattati, particolarmente di uno intitolato De lege regia#2. Egli ha cessato di vivere poche settimane sono in Roma, avendo incominciato a morire due anni prima, abbandonato a poco a poco dalle forze fisiche, e quasi affatto dalla memoria. Io so perfettamente tutte le ragioni che esigono la mia rassegnazione, ma sento che la natura non si lascia defraudar de’ suoi dritti: onde compatitemi carissimo signor Rovatti se questa lettera sarà poco lieta, e poco diffusa.
          In primo luogo prego il cielo che vi mantenga sempre nella situazione tranquilla e ridente in cui il tenore della vostra lettera mi assicura che presentemente vi ritrovate, libero dall’assedio in cui tenevano la vostra mente quelle nere falangi d’idee funeste che coprivano del loro tetro colore quanto vi usciva dalla penna et in versi, et in prosa. Questo mi convince che tutti i vostri umori si son messi nel loro equilibrio: e se ha conferito a questa operazione il cavallo sul quale vi siete scosso#3, merita d’avere un luogo distinto fra le costellazioni.
          Mi congratulo con voi del tesoro acquistato ne’ manoscritti del dottissimo Valisnieri: tesoro che caduto fra le vostre mani, ostenterà tutto il suo nascosto valore, mercé la vostra perspicace intelligenza, e la vostra indefessa applicazione.
          Non vi parlo di quei numerosi eserciti d’insetti de’ quali mi accennate i nomi, perché non saprei che dirvene: e perché non sono in istato ancora di trattenermi in alcuna materia, se non se in quella che non ammette per ora nell’animo mio distrazione alcuna. Addio caro signor Rovatti. Compatite e riamate

Pietro Metastasio

 

Leopoldo era morto intorno al 24 febbraio, dopo un violento assalto di febbre risalente al 20 del mese, come si evince dalle due lettere inviate da M. al domestico Carlo Buzzano l’8 marzo (Lettere, V, pp. 217-218).

Il trattato De lege regia seu tabula Aenea Capitolina. Notis, animadversionibus, et variis questionibus illustrata per Leopoldum Metastasium advocatum romanum Petri fratrem era stata stampata nel 1757 a Roma dal Salomoni.

Riferimento al cavallo di Frisia di cui si parla nella lettera del 16 marzo 1773, quando vengono descritte le cavalcate divenute parte della routine mattiniera di Rovatti.