Vienna 2 Xbre 776.
Amico Dilettissimo
Trovai giorni sono sul mio tavolino il plico de’ quattro esemplari del vostro elegante prodromo, che avidamente lessi; compiacendomi de’ lodevoli progressi che ha già fatti, e che va tutta via facendo il mio caro signor Rovatti, nelle meravigliose scoperte de’ fin ora a noi incogniti viventi, e degli strani loro costumi, e qualità: onde incomincio già a contarvi per un classico, e benemerito autore in questa bella e vasta provincia della storia naturale. Tanto più che avete già formato uno stile nobile insieme, e chiaro, che alletta i lettori con la facilità che voi loro somministrate di formarsi l’idea d’oggetti così minuti, così nuovi, e così strani. Continuate dunque ad impiegare il vostro, particolarmente in questa inchiesta, rarissimo talento, et a vostra gloria, et a beneficio del pubblico: del quale vi auguro, anzi vi presagisco, l’universale applauso. Vi sono gratissimo intanto del dono, di cui farò che siano a parte quelli ch’io reputerò capaci di goderne. Conservatevi intanto, procedete con la felicità che fin ora vi accompagna nell’intrapreso viaggio, ma riamandomi, e credendomi sempre
Il Vostro Costantissimo
Pietro Metastasio