Vienna, 22 novembre 1758
Illustrissimo Signore Signore e Padrone Colendissimo
La Corte (e seco il nostro signor conte di Kewiniller#1), che non si è trasportata in città se non se tre giorni sono, et il corso di vita filosofica, che parte per elezione e parte per le irregolarità di mia salute, io mi son da lungo tempo proposto#2, sono le cagioni che mi hanno differito il piacere di eseguir gli ordini stimatissimi di vostra signoria illustrissima e di rendergliene conto. Ora avendola ubbidita posso assicurarla che il signor conte suddetto perfettissimo conoscitore del distinto merito di vostra signoria illustrissima ha ricevuto con riconoscenza e letto con infinito piacere il bellissimo suo sonetto#3; ritenutane copia, commessemi di rendergliene grazie e di congratularmene a suo nome con vostra signoria illustrissima, e promesso di vegliare e di approfittarsi della prima destra opportunità di fargliene merito con gli augustissimi padroni#4: a’ quali lo avrebbe già presentato, se un concorso di poco favorevoli accidenti non ci avesse defraudati del giustamente sperato frutto della magistrale sorpresa dell’immortale nostro maresciallo Daun#5.
Per mia parte io le sono gratissimo dell’obbligante cura di comunicarmi le sue gloriose fatiche, et argomentando dalla invidiabile vivacità di quest’ultima, quella del florido alloggio dell’animo suo, mi congratulo seco e dell’una e dell’altra, et auguro a me le occasioni di convincerla della giusta stima e del rispetto con cui sono
Vienna 22 9mbre 1758
Di Vostra Signoria Illustrissima
Divotissimo Obbligatissimo Servitore Vero et Amico
Pietro Metastasio
Maria Teresa d’Asburgo e Francesco Stefano di Lorena.
di eseguir] d’eseguir B
avendola] avvendola B
comunicarmi] communicarmi B