Vienna, 22 giugno 1775
Illustrissimo Signore Signore e Padrone Colendissimo
Ieri mattina in casa Figuerola#1 mi fu recata dalla posta una lettera, senza lettera#2, ma con un magi-strale sonetto d’incognito autore. Alla prima lettura del medesimo, senza esitare un momento la contessa#3 asserì di conoscere chi l’avea scritto; onde fu riletto e ne fu esaltato il noto eletto stile e l’erudita opportunissima allusione. Se vostra signoria illustrissima ne conosce l’insigne autore#4, se ne congratuli seco a nome nostro, e gli renda le dovute grazie per l’obbligante sua cura. Creda che qui se le rende l’ampio dovuto contraccambio ch’esige l’obbligante sua memoria, e che io pieno di gratitudine, di tenerezza e d’ossequio, sempre sono e sarò lo stesso
Vienna 22 giugno 1775
Di Vostra Signoria Illustrissima
Divotissimo Obbligatissimo Servitore Vero
Pietro Metastasio
una lettera, senza lettera: una lettera contenente solo il sonetto.