Vienna, 14 agosto 1776
Illustrissimo Signore Signore Padrone Colendissimo
Feci consegnare ier l’altro a questo signor abate Agostini#1, autorizzato corrispondente di vostra signoria illustrissima, un esemplare d’una mia ode scritta sulle delizie di Schönbrunn#2, per clementissima insinuazione, più efficace di qualunque preciso comando, dell’augustissima padrona#3; perché questo mio componimento servisse di scusa autentica della mia involontaria tardanza in rispondere all’ultima sua obbligantissima lettera. Eccomi dunque a congratularmi seco del suo superbo sonetto sul tremuoto#4, che abbiamo letto, riletto et ammirato in casa Figuerola#5; et io impaziente di comunicarlo a tutto il mondo, ho trovato altri che avendone già altronde copia erano egualmente impazienti di farmene parte. Me ne congratulo seco, argomentandone il suo giovanil vigore, che per lunga età ancora le auguro e le desidero.
Dalla casa del signor conte Camillo Colloredo#6, né altronde, non è ancora a me pervenuta cosa alcuna della quale io possa darle conto; né ho potuto informarmi dal signor conte di Rosemberg#7 dello stato nel quale si trovi l’affare della permissione da lei desiderata#8; non essendomi incontrato col suddetto cavaliere se non se nella Corte, dove esercitando egli il suo illustre impiego appresso l’augustissima sovrana#9, non era da me accessibile. Mi conservi la preziosa sua antica parzialità, continui a prevalersi del dichiarato favor delle Muse, e non cessi mai di credermi con la solita ossequiosa stima
Vienna 14 agosto 1776
Di Vostra Signoria Illustrissima
Divotissimo Obbligatissimo Servitore Vero
Pietro Metastasio
Cfr. lett. a Florio del 15 maggio 1776.
rispondere ] risponderle B
a tutto il mondo ] omette B
giovanil ] giovenil B
Dalla casa … accessibile ] omette B
Di Vostra … Pietro Metastasio ] Di V.S. Ill.maB