Vienna, 13 dicembre 1781
Illustrissimo Signore Signore e Padrone Colendissimo
Non bisognava men vigoroso impulso, che l’impareggiabile suo poetico lavoro intitolato La Beneficenza#1 per obbligare i tremuli nervi della mia povera tormentata testa a prestarsi ai per me ora penosissimi mestieri di leggere e di scrivere. In questo mirabile componimento ha vostra signoria illustrissima messi d’accordo tutti i pregi della maturità degli anni e quelli della più vivace e florida gioventù; onde io esulto d’aver un così solido argomento del comodo e valido albergo in cui la sua bell’anima si trova costantemente alloggiata; cosa che senza mentire io non posso asserirle di me, eternamente alle mani con dolorosi reumatismi e flati ipocondriaci#2, che mi avvelenano la vita, lasciandomi per altro una esterna mentitrice apparenza di prosperità, che non basta a cagionarmi il minimo sollievo, ma bensì a defraudarmi della credenza e del compatimento di chi mi vede. Ma tronchiamo questo poco sereno proposito.
Ella ha così lunga e costante esperienza della giustizia da me pubblicamente sempre resa al distinto suo merito e della premura a cooperar che da tutti le sia universalmente resa, che farei torto al suo grato cuore se credessi necessario l’assicurarla che io non trascurerò una così favorevole occasione di promovere e nutrire la già stabilita sua gloria, con tutta quella efficacia che mi rimane. Lo stesso replico rispetto all’ossequiosa et infinita riconoscenza del prezioso dono di cui mi onora e della immutabile costanza, tenerezza e rispetto con cui non cesserò mai di essere
Vienna 13 Xbre 1781
Testo non identificato, ma vedi lettera di Florio del 21 dicembre 1781.
impareggiabile ] impareggibile B
testa ] [d > t]esta A
a prestarsi ] omette B
pregi ] preggi C
degli anni ] degl’anni B
onde io ] ond’io B
pubblicamente ] publicamente B
della ] dell’ C
cesserò ] cessarò B
di essere ] d’essere B
Di Vostra … Metastasio ] Di V(ostra) S(ignoria) Ill(ustrissim)a B, etc. C