Al Signore De Calzabigi (a Parigi) da Vienna 10 Maggio 1755

Rispondo tardi alla carissima vostra scritta ne’ primi giorni di marzo, perché ho creduto dovere aspettar l’arrivo della cassetta de’ programmi#1 che non è giunta in questa dogana, se non due settimane sono: e queste mi hanno servito per vedere sino a qual segno poteva io promettermi concorrenza di sottoscriventi. Ora che sono un poco più illuminato, eccomi a voi.

Vi prego in primo luogo di render grazie a mio nome alla generosa Signora Generala la Mothe del prezioso dono che l’è piaciuto farmi del suo elixir#2, di cui sarò geloso custode per farne uso, ove i casi se ne presentino: sospirando intanto le occasioni di contraccambiar la sua spontanea gentilezza con la mia ormai obbligata ubbidienza.

Lo stesso ufficio ripeterete a mio nome al Signor Gerbault per l’elegante suo, e magnifico Lucrezio#3: del quale gli ho reso quel contraccambio che per me fin’ ora si poteva facendolo ammirare a gran parte di questo Ministero, e nobiltà: et inspirando così a qualcuno il desiderio d’averlo. Ora all’Ariosto.

Il programma esige molto applauso, ma poco il prezzo#4. Il Tasso dell’Albrizzi#5 è di pagine 507. I quattro tomi dell’Ariosto progettato ne avran 1440#6. Onde non giungeranno a far tre volumi eguali al Tasso. La sottoscrizione del Tasso era cinque zecchini#7: questa dell’Ariosto è poco men che sette per volume: onde la differenza sarà da meno di 15 a quasi 28 sbilancio considerabile, e che non può essere messo in equilibrio dal vantaggio che avrà forse una edizione sull’altra#8. Con tutto ciò l’affare s’incammina più felicemente di quello che avrei sperato. L’Augustissimo Principe#9 ha condesceso a voler onorar del suo nome il numero de’ sottoscriventi: il Conte di Kaunitz Cancellier di Corte#10, il Principe di Trauthson Arcivescovo di Vienna#11, et altri l’hanno imitato: onde spero che una buona parte delle ricevute non ritorneranno a Parigi. Ma caro amico io non son buono per agente, o per esattore#12, onde convien che vi sia qui persona che solleciti i pagamenti, che conservi il denaro, e lo rimetta a tenore degli ordini di costì. Io ho pregato intanto il Signore Riesch Banchiere#13 assai celebre in Vienna, il quale per farmi cosa grata manderà intorno uno de’ suoi subalterni, riceverà il denaro, darà le corrispondenti ricevute, e conserverà la somma radunata per darne conto. Pensate che questo è un rimedio provisionale e che il Signore Gerbault#14 convien che abbia un libraio suo corrispondente in Vienna, al quale possano indirizzarsi i sottoscriventi. Nel programma è nominato il libraio dell’università#15: ma io non so chi sia questo prossimo: e fin’ ora non ha dato alcun segno di vita. In somma tutto quello che potrà giovarvi il mio credito, vedete che non si risparmia: ma l’opera materiale eccede la circonferenza delle mie cognizioni, della mia abilità, e del mio genio#16: onde valetevi de’ capitali de’ quali io posso disporre.

Io son tormentato per l’edizione parigina delle opere mie. Che domine le trattiene? Ditemene almeno qualche cosa#17.

Son sensibilissimo all’onore che vorreste farmi della dedica d’uno de’ rami#18: ma questi sono incensi dovuti a’ figli della fortuna#19, et io non vuò metter la falce nella messe altrui#20. Farò uso più legittimo della dedica che mi avevate destinata applicandola ad uno deglillustri sottoscriventi. Intanto comandatemi, e credetemi con la dovuta perfettissima stima etc.

P.S. Quanto costa il Lucrezio?

Al … 1755] con le preposizioni ada aggiunte dalla mano del revisore A Al Signor de Calzabigi. / Da Vienna a Parigi 10 Maggio 1755. B

aspettar] aspettare B

Generala] Generale B

farmi] darmi corretto in farmi B

 se ne] si che con che aggiunto in interlinea dalla mano del revisore A si che corretto in se ne B

avran] avràn A

che] aggiunto in interlinea dalla mano del revisore A

L’] La Maestà dell’ cassato e corretto in L’ A

le] la A

Son] Sono B

P.S. … Lucrezio?] mancante in B