Al Signor Giuseppe Bettinelli

Ho lette le tre feste teatrali, cioè l’Asilo d’Amore: l’Enea negli Elisi: ed il Componimento Drammatico per la nascita del Real Delfino, e vi ho trovato così poco da riformare che ho stimato superfluo il far io la spesa della posta, trasmettendole corrette, e farla fare a lei. Le poche riflessioni da fargli son queste.
          Nelle prime due sopranominate feste ella può seguitare l’impressione di Vienna che naturalmente avrà; e nell’ultima, quella di Roma. Potrà stamparle con l’ordine ch’io serbo nel principio della lettera nominandole#1: di modo che l’Asilo d’Amore sia la prima festa che s’imprima dopo l’ultimo dramma#2. Il frontespizio delle medesime deve essere così semplice, come è stato quello de’ drammi: cioè, per esempio: l’Asilo d’Amore. E tutto il resto della pagina bianco. Alla festa per la nascita del real delfino si deve mettere per titolo non già Componimento Drammatico ec. come fu stampato in Roma, ma La Contesa de’ Numi. Perché si sappia in che occasione sono state scritte le feste suddette, converrà fare nella maniera seguente. Nella pagina, nella quale i drammi hanno avuto l’argomento, cioè nella prima pagina dopo il frontespizio, in ognuna delle feste si stamperà così#3

          L’Asilo d’Amore.
          La seguente festa teatrale fu rappresentata in Lintz il dì 28 agosto dell’anno 1732, festeggiandosi il giorno natalizio dell’augustissima imperadrice, alla presenza della medesima.

          All’Enea negli Elisi ec.
          Non bisogna aggiunger altro, essendo già accennata nell’argomento l’occasione in cui è stata scritta.

          Alla Contesa de’ numi.
          La seguente festa teatrale fu rappresentata in Roma in occasione della nascita del real delfino#4.

          Si avverta di non stamparvi i nomi degl’ingegnieri di scene, maestri di balli, di musica ec. come si è osservato ne’ drammi. Per l’ortografia, favorisca avvertire il correttore che si vaglia di quella del Facciolati stampata ad uso del seminario di Padova, con la quale ho piacere di conformarmi più che con qualunque altra#5.
          Nel venturo ordinario comincierò a trasmetterle oratori. Questi son cinque#6. Ciascuno della mole di una delle feste suddette: desidero sapere se entreranno nel secondo tomo, e che cosa pensi di mettere nel terzo#7.
          Per Vienna vi sono già esemplari del primo tomo che girano; ed io con mio rossore non ho potuto ancora presentarli agli augustissimi padroni, non essendo ancor giunto il carrettiere consaputo#8. In somma tutti gli accidenti concorrono a farmi sentir poco il piacere di questa ristampa. Mi comandi, e mi creda constantemente 

Vienna 14 novembre 1733.
 

Rispettivamente: L’asilo d’amore. Festa teatrale per musica da rappresentarsi in Lintz festeggiandosi il felicissimo giorno natalizio, Vienna d’Austria, appresso Gio. Pietro Van Ghelen, Stamapatore di Corte di S. Maestà Cesarea, 1732; Enea negli Elisi ovvero Il tempio dell’eternità. Festa teatrale per musica da cantarsi nel Giardino dell’Imperial Favorita per celebrare il felicissimo giorno natalizio, Vienna ed in Roma, nella Stamperia dell’Ansillioni alla Pace, 1731; Componimento dramatico da cantarsi in occasione della felicissima nascita del Real Delfino per ordine dell’Eminentissimo Signor Cardinale di Polignac Ministro di Sua Maestà Cristianissima presso la Santa Sede, In Roma, Per Antonio de’ Rossi, nella Strada del Sem. Romano, 1729. M. vuole che l’edizione bettinelliana delle proprie opere presenti i testi secondo un ordine cronologico decrescente, dai più recenti, composti alla corte viennese, a quelli risalenti al periodo ‘italiano’; su questo punto si vedano le lettere a Bettinelli del 1º giugno e 4 luglio 1733.
 

La seriazione delle feste voluta dal poeta cesareo verrà effettivamente rispettata nell’edizione del secondo volume delle Opere drammatiche.
 

Bettinelli accoglierà in toto le indicazioni di M.
 

Fatta eccezione per La contesa dei Numi (composta a Roma nel 1729 per festeggiare la nascita del Delfino di Francia, erede al trono di Luigi XV, su commissione del cardinale Melchior de Polignac, ambasciatore a Roma), tutte le altre feste di M. furono scritte a Vienna in occasione di celebrazioni e ricorrenze.
 

M. raccomanda che il correttore editoriale si attenga alle indicazioni presenti nell’Ortografia moderna italiana per uso del Seminario di Padova di Jacopo Facciolati.
 

I cinque oratori sacri cui allude M. sono: Per la festività del Santo Natale (1727); La Passione di Gesù Cristo (1730); Sant’Elena al Calvario (1731); La morte di Abel (1732); Giuseppe riconosciuto (1733).
 

I suddetti cinque oratori apriranno in sequenza il terzo volume (1733) delle Opere drammatiche (pp. 1-143).
 

Cfr. a Bettinelli, 7 novembre 1733.