A Leopoldo (Roma)
Vienna 24 del 1739
Fratello Carissimo
Voi non mi scrivete in quest’ordinario, e certamente per le occupazioni carnevalesche. Io non mi vendico con imitarvi, anzi, più occupato di voi, e con l’oratorio della passione#1, e con mille altre facenduole, trovo un momento per avvisarvi che sto bene, e prevenir così l’agitazione che vi darebbe il dubbio di mia salute.#2 Abbracciate il signor Peroni#3 per parte mia, salutate tutti di casa, e ricordatevi che il carnevale sia parentesi, e non punto finale delle vostre fatiche. Addio
Il Vostro Affezionatissimo Fratello Pietro Metastasio
È evidente il tono sarcastico di queste parole.
Giuseppe Peroni (cfr. la scheda biografica dedicata a questo corrispondente).