A Leopoldo (Roma)

Vienna 24 del 1739

Fratello Carissimo 

Voi non mi scrivete in quest’ordinario, e certamente per le occupazioni carnevalesche. Io non mi vendico con imitarvi, anzi, più occupato di voi, e con l’oratorio della passione#1, e con mille altre facenduole, trovo un momento per avvisarvi che sto bene, e prevenir così l’agitazione che vi darebbe il dubbio di mia salute.#2 Abbracciate il signor Peroni#3 per parte mia, salutate tutti di casa, e ricordatevi che il carnevale sia parentesi, e non punto finale delle vostre fatiche. Addio 

Il Vostro Affezionatissimo Fratello Pietro Metastasio
 

 

Si tratta dell’Isacco figura del Redentore, oratorio sacro commissionato a M. per il Venerdì Santo del 1739; composto nella prime settimane dell’anno, ne venne rimandata la prima rappresentazione (e, conseguentemente, la pubblicazione) al 1740 a causa della podagra che colpì Carlo VI (cfr. a Leopoldo Trapassi, 21 febbraio 1739, 14 marzo 1739, 21 marzo 1739, e a Giuseppe Bettinelli, 15 aprile 1740). 


È evidente il tono sarcastico di queste parole.


Giuseppe Peroni (cfr. la scheda biografica dedicata a questo corrispondente).