A Leopoldo (Roma)
Vienna 11 aprile 1739
Fratello Carissimo
Per quanto sappiate esagerarmi le angustie delle vostre occupazioni, io non mi sento portato a compatirvi per tal cagione. Considero il vostro, come il sudore degli agricoltori, che si rallegrano seminando con l’idea del raccogliere. Se vi foste risoluto più per tempo alla prima funzione,#1 sareste adesso alla seconda: ma alla fin fine è meglio tardi che mai. Tutto quello che le mie forze permettono son pronto a conferirlo, purché giovi a stabilirvi. Abbracciate per me il Caro Padron Peppe.#2 Salutate tutti di Casa e non dubitate ch’io mai mi stanchi d’essere
il Vostro Affezionatissimo Fratello Pietro Metastasio
Ovvero al seminare. Col consueto sarcasmo, M. torna a ‘punzecchiare’ il fratello per la sua passata scioperataggine e per la sua attitudine a enfatizzare le sue fatiche quotidiane.
Giuseppe Peroni (cfr. la scheda biografica dedicata a questo corrispondente).