A Leopoldo (Roma)

Vienna il 2 del 1740

Fratello Carissimo

Se vi dispiacciono le lettere brevi, questa fra l’altre non avrà l’onor di piacervi. Che volete che io vi dica? Quando sapete ch’io sto bene e che vi amo, siete informato di tutti gli affari che corrono tra noi. Io non ho quella cacoete#1 epistolaria che per flagello de’ galantuomini hanno una quantità di dicitori di niente, e pur qualche volta me la desidero: tanto è vero che la providenza non ha creata cosa alcuna inutile affatto. Vi sono certi vuoti che è necessario riempiere, e non importa di che: questi sono frequenti nel commercio umano, e chi non ha la lubricità suddetta si trova spesso imbrogliato. Io non ho speranza di cambiar natura, onde soffritemi come sono. 

          Mi rallegro che l’infermo sia fuor di pericolo, rallegratevene sinceramente a mio nome con nostro Padre e baciategli per me la mano. 

          Al signor Peroni#2 non scrivo in questa settimana, per le ragioni medesime per le quali son breve con voi. Salutatelo da mia parte, non concedete tutte le vostre grazie all’Astrea, in pregiudizio del povero Scipione#3, che alla fine anche egli come l’altra è vostro nipote ex fratre. Addio

Vostro Affezionatissimo Fratello 
Pietro Metastasio
 

È voce dotta derivata dal greco, e significa ‘vizio, cattiva abitudine’ (cfr. Salvatore Battaglia, Grande dizionario della lingua italiana. Supplemento 2004, diretto da Edoardo Sanguineti, Torino, UTET, 2004, s.v., in cui è riportato come unico esempio proprio questo passo). Il termine, già impiegato in a Giuseppe Riva, 3 settembre 1732, torna in un’altra lettera a Leopoldo (18 maggio 1767), ancora nell’ambito di una spiritosa difesa della brevità epistolare. 
 

Giuseppe Peroni (si veda la scheda biografica a lui dedicata).
 

L’Astrea placata ovvero La felicità della terra è una festa teatrale eseguita per la prima volta a Vienna il 28 agosto 1739 nel palazzo imperiale della Favorita, in occasione del compleanno dell’imperatrice Elisabetta Cristina. Il sogno di Scipione è un’azione teatrale rappresentata una prima volta il 1° ottobre 1735 per il compleanno dell’imperatore Carlo VI (cfr. a Leopoldo, 15 ottobre 1735 e note), e poi nuovamente, sempre a Vienna, il 4 novembre 1739, poche settimane dopo la ‘prima’ dell’Astrea; entrambi i testi furono musicati dal Predieri. Il giudizio di Leopoldo sui due libretti fu probabilmente sollecitato dalla loro recente pubblicazione congiunta a Roma: cfr. Pietro Metastasio, Astrea placata, ovvero La felicità della Terra. Ed il sogno di Scipione […]. Dedicati all’ill.ma, ed ecc.ma signora la signora d. Giulia Rospigliosi, Roma, nella stamperia del Komarek a sue spese, 1739. Su queste opere cfr. Jacques Joly, Les fêtes théâtrales de Métastase à la cour de Vienne (1731-1767), Clermont Ferrand, Faculté des Lettres et Sciences humaines de l'Université, 1978, pp. 173-181 e 215-228.