Al Signor Giuseppe Bettinelli
Mi ha oltremodo consolato il paragrafo della vostra lettera, in cui mi parlate del nostro degnissimo signor Apostolo Zeno: tanto più che dal signor Ippolito Bertolani#1 non avea quelle notizie di sua salute che io vivamente desidero#2. Non saprei dirvi a qual segno mi abbia obbligato la parte ch’egli prende nel miglioramento della mia: dopo avergli baciate le mani a mio nome, rendetegliene grazie senza fine; assicurandolo ch’io conservo per lui quel tenero, ed affettuoso rispetto che ho concepito per la sua venerata persona fin dal mio ingresso nel paese delle lettere#3, e che gli auguro dal Cielo tutto ciò che a me stesso desidero. Voi amatemi, comandate, e credetemi
Vienna 27 novembre 1745.