Ad un Amico#1
Vienna, 5 marzo 1734#2
Amico carissimo
Il piacere che voi mostrate del felice incontro del mio Demofoonte non mi consola meno che l’incontro medesimo nella maniera, con la quale vi esprimete nel riferirmelo#3. Io conosco chiaramente che voi n’esultate come di cosa propria, e questo interesse che prendete delle mie cose è un argomento troppo convincente della vostra vera amicizia non meno che del vostro buon cuore. Ve ne rendo grazie, e vi assicuro d’una sincera corrispondenza.
Sono breve anch’io, come siete voi, non per vendetta, ma per imitazione di prudenza, e per mancanza di quella troppo comune abilità di saper riempiere i fogli di nulla. Riverirete a mio nome la gentilissima signora Catarina#4, e voi amatemi, come solete, e credetemi
Si tratta della sorella di Giuseppe Peroni (n. 1693), moglie dal 1736 di Pier Leone Ghezzi.